Stampa questa pagina
Domenica, 20 Maggio 2018 21:28

Psicologo giovane o anziano? Donna o uomo?

Se c'è qualcosa di misterioso, è il modo che ogni paziente ha di scegliere il proprio psicologo. Spesso il professionista psicologo si affanna ad apparire in un certo modo su internet, a scrivere determinate cose, sperando di "convincere" i pazienti a contattarlo. Tuttavia, la scelta del proprio psicologo da parte di un paziente è del tutto misteriosa, creativa e soggettiva. 

Una cosa che mi fa sorridere è sentirmi definire ancora una giovane psicologa: un tempo forse, oggi direi proprio di no. Nonostante ciò, mi rendo conto che il mio aspetto giovanile costituisce in alcuni casi un problema per alcune persone. Solo dopo aver letto il mio curriculum o avermi conosciuta professionalmente, i pazienti superano il preconcetto dell'aspetto esteriore. Al contrario, altre persone vengono attratte dal mio aspetto, definito spesso "rassicurante". Ancora: molti pazienti mi scelgono in quanto donna, altri non lo fanno perché credono di potersi trovare in difficoltà a trattare alcuni argomenti con una donna. Ma, donna o uomo che sia, lo psicologo è formato ad ascoltare le problematiche riguardanti entrambi i sessi, quindi il sesso di appartenenza non fa alcuna differenza.

Quello che è sicuramente consigliabile è che bisogna scegliere uno psicologo che ci faccia sentire accolti e compresi ma anche un professionista adeguatamente formato e competente.
Il consiglio, quindi, è di guardare l'insieme (la foto su internet, il curriculum, gli articoli che pubblica etc.) e, soprattutto, di incontrare lo psicologo di persona. Solo dopo si potranno fare le opportune valutazioni.