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Domenica, 12 Gennaio 2014 16:00

Perchè urlare ai figli non serve

A tutte le mamme, anche le più pazienti, capita di innervosirsi e perdere il controllo con i propri figli. Alzi la mano chi non ha mai urlato con i bambini. Ma scopriamo perchè non serve e quali sono le conseguenze sullo sviluppo psicologico del bambino

E' successo e succede a tutti, anche alle mamme più zen, quelle che spesso invidiamo per il loro modo di affrontare qualsiasi problema.

I bambini sono meravigliosi, ma ci sono delle giornate in cui mettono a dura prova la nostra pazienza. Avete presente quando stiamo preparando la cena e improvvisamente sentiamo i nostri figli urlare come se fosse in corso una vera e propria guerra con tanto di graffi, strilli e pugni (nel migliore dei casi), oppure quando il nostro bambino sbaglia o non fa le cose come abbiamo in mente noi? O quando non ci ascolta in nessun modo? Sono tutte situazioni in cui tiriamo fuori i nostri super poteri di mamma:si inizia a contare fino a 10 (anzi spesso fino a 100), diciamo a noi stesse di stare calme e dentro di noi c'è una lotta tra la nostra coscienza buona e quella più irosa. E se alcuni giorni riusciamo a mantenere il controllo, ci sono delle giornate no, in cui siamo talmente stanche o stressate e la reazione più semplice è urlare.

Però se l'eccezione è comprensibile, la collera non deve diventare un'abitudine, come sottolineano molti psicologi. Urlare è il segno evidetne della frustrazione di chi non trova altro modo per farsi ascoltare. E a volte quando l'urlo non ha prodotto alcun effetto, la mamma o il papà, esasperato, cede e alza le mani con tutti i sensi di colpa che ne conseguono.

Ma vediamo perchè urlare non serve.

Un bambino che sente urlare sua madre o suo padre, e si sente dire : "stupido" "sei un buono a nulla" come potrebbe reagire? Sicuramente non si sente spronato a fare meglio, e non riesce ad ascoltare i rimproveri e dare peso alle parole dei genitori. Il più delle volte le reazioni potrebbero essere: offesa, difesa e chiusura. Per non parlare della rabbia che vostro figlio potrebbe nutrire nei vostri confronti e non esprimere, pensando che con voi non si può ragionare. Nulla di più lontano dal risultato che voi vorreste ottenere urlando.

Quali possono essere le conseguenze di un genitore che urla?

Secondo la dott.ssa Wang, come leggiamo su Medicitalia, autrice di uno studio condotto su 976 famiglie americane, i ragazzi abituati a sentirsi urlare dietro e insultare dai genitori a 13 anni presentano un aumento  dei problemi di comportamento, e disturbi depressivi un anno dopo, a differenza degli altri bambini che sono trattati in modo diverso.

In effetti quando un genitore urla il bambino potrebbe pensare che c'è qualcosa di sbagliato in lui, scatta la paura e la convinzione che la mamma o il papà non gli voglia più bene. Urlare inoltre potrebbe far scatenare nel bambino i sensi di colpa, e l'umiliazione. La sgridata squalificanete infatti, che usa il disprezzo come stumento correttivo, tende a colpire l'autostima del bambino, che si sente "sbagliato". Quindi se proprio non siete riuscite a trattenervi, fate seguire l'urlo da un sorriso, che possa rassicurarlo e fargli capire che non deve avere paura di voi.

Informazioni aggiuntive

  • Scritto da: Medicitalia

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Dott.ssa Facilone

Psicologa e Psicoterapeuta ad Orientamento Psicoanalitico, Gruppoanalista, Psicologo Giuridico e Psicopatologo Forense.

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